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venerdì 28 agosto 2009

eccomi qua...

...in realtà sono tornata da un bel po'.
ma ho dovuto "scrostare" un po' casa prima di rientrare al lavoro. riorganizzando i miei archivi ho ritrovato molte cose di cui avevo perso memoria. tra tutto lo schema di angelica, non so se l'ho mai postata, ma non credo.

angelica:
le foto non le rendono giustizia.
non perchè l'abbia fatta io, ma è proprio bellissima e rifinitissima. dalla foto non si nota ma è incinta.
un pensiero che un'amica ha voluto per un'altra amica. voleva una specie di dea della maternità...

ho pensato molto allo stile, all'inizio volevo fare una cosa tipo idolo africano, ma poi mi è venuta così da sola. un po' anomala, un po' stile liberty.
è magra e alta. in foto non si vede, ma ha il corpo sagomato e snodato. una bella pancetta, il seno, braccia e gambe snodate a spalle, gomiti, anche e ginocchia. le articolazioni sono perle di fiume. i capelli sono in ciniglia variegata marrone, cuciti uno ad uno in due o tre punti, il viso è sagomato e ricamato a punt'erba. il collo è la cosa che amo di più, lungo, stile modigliani, anche gli occhi se ci si fa caso, ricordano modì.
il tessuto per il corpo l'ho cercato a lungo, lo volevo di un certo colore e resistente. non vi dico cosa ci è voluto per risvoltare avambracci e gambe, ha anche le dita dei piedi e il pollice. è imbottito in poliestere anallergico.
il cappellino e le scarpe sono in panno di lana infeltrito. la gonna è cotone/lino bianco.
alla fine, avevo aggiunto una collana di pietroline dure avorio e marrone e un braccialetto argentato con un cuoricino.
non ho fotografato la scatola, ma era un cilindro di cartoncino ondulato, chiuso sopra e sotto da carta velina accartocciata bianca, intorno un nastro di seta panna e un girasole in carta pirkka, il bigliettino del laboratorio di matilda con la dedica e la descrizione del lavoro.
insomma ho cercato di farla il più raffinata possibile.
so che è piaciuta molto.
sto pensando di rifarla, magari senza pancia, ma poi penso che tenerla per me sia sprecata, andrebbe a finire in una specie di archivio delle "bambale" (leggi: scatola dentro lo stanzino) o in mano a luca e avrebbe vita brevissima.
però lo schema devo tenermelo a portata di mano, anche perchè ci ho lavorato moltissimo. ho cercato di fare meno cuciture possibile e quindi ho dovuto sagomare il corpo già prima di tagliarlo.
bene, basta autoglorificazione, per oggi.

venerdì 14 agosto 2009

esperimenti...

...di mezza estate.
ho sempre amato i punti annodati, dal semplice punto nodi al p. vapore, al sorbello, ai vari punti ripassati. persino il punto velluto e le varie implicazioni di punti a ruota a ragnetto. e il famigerato PALESTRINA. il palestrina è subdolo, vuole ordine e precisione. io non ho nè l'uno nè l'altra.
potevo arrendermi? avevo un fazzolettino di seta lilla e ho pensato di farne un imparaticcio. ma linee così senza senso non mi andava e così ho fatto una bella A. all'inizio come potete vedere nella spiega del lavoro non era un granchè, ma piano piano... ecco qua. io sono nottambula per queste cose. devono dormire tutti intorno a me, sola con la mia sfida... fa ridere è?
anche con gli esami all'università era così e la preparazione per il lavoro: notturno in solitaria...

bene, ho aggiunto un po' di p.margherita, un po' di silk ribbon, giusto un fiorellino e qualche fogliolina.
penso che ne farò una pochettina. un portaqualcosa da borsetta.
certo, un occhio esperto (e anche non) nota subito l'imperfezione, il buon senso vorrebbe che disfacessi la parte iniziale pasticciata e riorganizzassi tutto. ma come perdere tutto il lavoro passionale? e poi fa un caldo...

mercoledì 12 agosto 2009

le narratrici... (4)

la pescatrice di perle
- immagina un'isola lunga, con una spiaggia serica tutto intorno, tranne che in un punto, dove si erge una scogliera alta sul mare, contro la quale l'oceano batte e batte ad ogni ora.
proprio sulla cresta della scogliera c'era la casa della pescatrice di perle.
era una casa di legno con il tetto di paglia e finestre su tutti e quattro i lati: una casa piena dell'odore del mare. -
man mano che il racconto proseguiva, sembrava di essere lì, in un'isola equatoriale piena di caldo e di umido. charlotte e rowena, attraverso la tela ricamata, incrostata di mare, spiavano la vita della pescatrice di perle. ignara.
la osservavano alzarsi al mattino, far colazione con cocco e papaya; riempire di frutta una borsa di corda e scendere verso il mare. il piede agile sulla roccia.
restavano con lei tutto il giorno sott'acqua, con le altre pescatrici a cercare perle.
sentivano contro il corpo la pressione del mare, pensavano di non poter più resistere al richiamo dei polmoni che bruciano per il desiderio di aria. la pescatrice risaliva con una due ostriche... con un colpo preciso apriva le valve e cercava sotto il mollusco morbido e fresco fino a trovare lo spessore tondo di una perla, il colore bianco splendente nel sole.
ma, lei, la pescatrice della scogliera non voleva quelle semplici perle, voleva la Perla delle Perle.
la Perla dei desideri, dai riflessi azzurri che certo era in qualche punto del mare ad aspettarla.
di giorno in giorno si faceva più audace, si allontanava sempre più dal gruppo. e, se nei primi tempi cercavano di trattenerla e la cercavano a lungo, ben presto le altre pescatrici rivolsero tutta la loro attenzione al lavoro: esplorare i fondali ed intercettare ostriche perlifere.
la pescatrice della scogliera con la sua piroga si allontanava sempre di più.

si diresse verso altre isole passando tutte le rocce, tutti gli scogli, le barriere coralline dove esseri puntiformi la guardavano attraverso i rami colorati.passarono i giorni e gli anni, i pescatori, i vecchi delle isole dove lei era passata raccontavano la sua storia ai bambini.

sotto un arco di roccia nel profondo del mare, la pescatrice che pochissime volte tornava a prendere aria, che viveva ormai sul pelo dell'acqua, trovò un'ostrica grande, coperta di alghe, incrostata di sassi. e dentro... dentro c'era la Perla. la portò fuori dal mare, sulla spiaggia, per vederla meglio alla luce del sole. era pesante il suo corpo sotto il peso dell'aria... era proprio la sua perla, la perla tanto cercata. la Perla delle Perle con i riflessi azzurri così lucida e brillante da potercisi specchiare.

e, allora, vide. vide il suo corpo che il mare e l'acqua avevano trasformato. vide un essere marino, la pelle dura e scagliosa, i capelli opachi, intrecciati di alghe e coralli. le sua mani, intorno alla perla, contratte e adunche.

lacrime sulla perla, pianse il suo tempo, aveva lì la perla dei desideri e non sapeva cosa chiedere. il tempo perduto? la perduta giovinezza? la bellezza svanita? la conoscenza, la sapienza? l'allegria la passione?

oh, essere una perla, azzurra, perfetta come quella che aveva tra le mani e giacere sul fondo del mare ad ascoltare le storie dei pesci...

... un giorno, tra le alghe verdi, sotto la barriera corallina, un'altra pescatrice desidererà una perla azzurra e tutto ricomincerà da capo!

le narratrici... (3)

... cedric era bello e forte, nobile e generoso di cuore, spietato in battaglia, compassionevole con i vinti, terribile con i traditori. amante irripetibile. rae ne era innamorata. indossava per lui lunghe vesti da maga e vgava nei boschi 'irlanda alla sua ricerca. rae, la strega, preparava unguenti e pozioni, le sue mani lunghe e sottili, (charlotte faceva una pausa guardando le sue...), tritavano erbe misteriose e pallidi fiori dal lungo gambo stemperavano il rosso delle digitali in una bevanda inebriante dal sapore di nettare acidulo...
dal loro arrivo nella grande casa sulla scogliera, immersa negli alberi, rowena e charlotte non avevano fatto altro che narrarsi storie, lontane da orpelli tecnologici, alla ricerca di nuove idee per il loro lavoro.
le loro voci narravano e narravano, mentre passeggiavano nella brughiera, sulla riva del mare, mentre cucinavano, dipingevano o ricamavano.
fino a che nel giardino, zappando intorno al grande ciliegio per seminare narcisi, la zappa urtò qualcosa: una scatola d'avorio incisa con disegni di tralci e fiori. incrostata di radici e terra e chioccioline piccolissime.
la portarono su una roccia triangolare poco lontano dal muro caldo della casa, in un angolo assolato e riparato dove si trovavano due sedili di pietra.
- l'apriamo? -
- apriamo! -
il coperchio cedette senza sforzo. meraviglia pergamene e tele. ogni rotolo un disegno, ogni disegno una scena, ogni scena una storia. sulle tele ricami sontuosi e semplici, racconti di filo.
per tutta la notte si rigirarono insonni, la scatola d'avorio con le sue tele ricamate e le pergamene dipinte era un pensiero ossessivo. nella loro mente voci ttorcigliate che narravano una storia dopo l'altra.
il sole del mattino le trovò in giardino, la scatola sulla roccia, il tè accanto.
rowena sorseggiava guadando la scatola chiusa, i pensieri sospesi come tentacoli alla volta di madreperla azzurra della sua fantasia.
charlotte appoggiata alla pietra masicava biscotti allo zenzero.una mano, quale? di chi? sollevò il coperchio. la tela arrotolata su un cuscinetto di lino con ricami azzurri e argento si dispiega.
un essere marino, con lungi capelli intrecciati di alghe, le dita aguzze, la pelle scagliosa, verdastra...

... continua...

domenica 9 agosto 2009

inaspettatamente...

... ho avuto in dono, grazie sil!, guida al ricamo d'assia di stefania bressan .
è veramente bello e fatto benissimo. me ne sono innamorata e sono particolarmente felice di averlo perchè a pescara non c'è.

l'ispirazione è stata ovviamente irresistibile e tra ieri sera, stamattina alle 6 e stasera ecco qua, un vero cuoricino d'assia.
stamattina ecco com'era me lo meritavo un bel caffè???

poi ho ripassato a cordoncino le sfilature, non c'è un quadratino uguale all'altro, malgrado i miei conteggi.

e mezzora fa ecco qua anche il punto rammendo alternato su metà cuore, sull'altra metà farò una foglia o un fiore, non so, deciderò domani.
per rispettare la non-simmetria dei quadratini anche i vantaglietti a festone hanno ognuno la propria personalità.
se ingrandite vedrete che anche punto catenella e palestrina non scherzano.
però lo adoro, mi piace da morire e non vedo l'ora di finirlo per incastonarlo in... bhe non ve lo dico, ho sonno ;).
ciao ciao

l'albero folle...

...tempo fa parlai di uno speciale RR al quale partecipavo con le amiche del forum ricamiamo insieme , è speciale perchè consiste nella sperimentazione di varie tecniche su un solo disegno e con 3 punti vincolanti: p. catenella, p. festne e p. stuoia e tutte le loro possibili varianti. nessuna di noi avrebbe dovuto sapere come procedevano le compagne, ma completato il primo giro la curiosità è stata troppo forte e bbiamo deciso di mostrarci il risultato dei nostri sforzi...
questo è il mio lavoro. la parte di albero che abbiamo iniziato a ricamare ha per tema l'estate.
ho lasciato andare un po' la fantasia in spiaggia ed è venuto di sapore molto marino...fonte di ispirazione irresistibile è stata anche la rivista stich (il link è tra i preferiti). ordunque ecco qua.
questo è il retro così si capisce subito che non occorreva essere esperte ricamatrici per partecipare.

e questo TADAAAA è il davanti.

ho aggiunto un'onda marina un po' anomala che ha incrostato il ramo più vicino all'acqua di conchiglie, legnetti, coralli e alghe... nel dettaglio:

il secondo ramo sale con un bel nastro d''oro arrotolato e chiuso con un fiocchetto, regalo per colei che dovrà proseguire così non avrà vincoli per continuare. i riccioli di questo ramo poi si intridono nel mare con un tessuto speciale che ho usato anche nell'onda. un cuore che riporta l'RR, due pesciolini birichini, dono di uno swap della scorsa estate, e una barchetta fatta con la firma completano il tutto.
ed ora, dopo di questo ce la faremo a rispettare il patto di segretezza????

martedì 4 agosto 2009

malgrado...

picci e impicci, poco tempo, caldo ecc., dopo aver saputo che una cara amica era per un giorno a pescara come non realizzare qualcosina per lei?? ed ecco questo gioiellino, perdonate la foto, dal vivo è più carino.
il cuoricino, l'euro vi dà un'idea dell dimensione, è realizzato su lino bellora L6. il cuore ricamato è una semplice impuntura decorata con reselline rosa antico a punto vapore con foglioline a punto margherita e calice a punto mosca. l'iniziale è a punto scritto ripassato con nodino finale. tutt'intorno uno scampolino di pizzo, un nastrino per appendere, ed ecco qua. anche la confezione non era male: un sacchetto di tulle con etichetta e fiorellini.
non sarà una grande cosa, ma fatto proprio con sentimento...

la mia amica pare abbia apprezzato... io sono molto contenta: in un'ora o poco più direi che non c'è malaccio come risultato.

domenica 2 agosto 2009

le narratrici... (2)


la casa


il respiro della grande casa riempiva il giardino. gli alberi disposti in un gradevole miscuglio di generi cantavano con il vento le canzoni dell'isola.
Rowena con le sue dita di cristallo tracciava graffiti luninosi e opache linee di colore.
sotto il palato della scogliera Charlotte raccoglieva conchiglie per farne amuleti contro i folletti di scozia.
gabbiani d'argento colavano a picco nell'acqua e si allontanavano con i pesci nei becchi lucenti stillando tremule gocce iridate.
i piedi nell'acqua Charlotte cercava. cercava una forma, un colore, un respiro marino. cercava un'idea nuova per il suo lavoro.
il bordo tagliente di una valva spezzata le ferì il piede; l'acqua salata lavò via il sangue stemperandolo nel guscio di madreperla in un rosa iridato che, sapeva già, avrebbe inutilmente tentato di riprodurre con i sui miseri pasteli cerosi.
a casa, Rowena dai lunghi capelli le medicò il pide ferito con i suoi unguenti da strega mentre lei seduta nella grande sedia a dondolo le narrava storie.
- raccontami un sogno, Charlotte, raccontami un sogno di erba e di acqua.
un sogno di muschi verdi e placide ombre. -
charlotte, pallida luna, si riempiva di suoni e parole, di echi lontani.
rowena prese la tela del suo ricamo, e con l'ago colorava i racconti di charlotte.
dalle sue labbra rowena vedeva i boschi d'irlanda e il popolo degli gnomi. le gesta di cedric il ribelle riempivano i racconti dell'amica e rowena pensava che era un inganno quel cedric, così perfetto anche per una sbruffona storia irlndese.
charlotte lo amava perdutamente.
mentre il bosco appariva sul lino, cedric faceva capolino tra i rami... ...continua....

sabato 1 agosto 2009

le narratrici...

premessa
Rowena: - Conosco la storia di una narratrice che inventava storie bellissime e meravigliose, dei limpidi quadri di sensazioni. a volte raccontava le sue storie agli amici. tutti aspettavano ansiosamente che pubblicasse qualcosa, per poter ritrovare quelle meraviglie anche senza di lei.

alla sua morte, avvenuta prematuramente e misteriosamente, cercarono a lungo tra le sue carte, i racconti, ma non trovarono nulla.
in tutta la sua vita non aveva scritto neanche un rigo. -
Charlotte: - io invece so la storia di una scrittrice della quale nessuno sapeva nulla. anche le sue storie erano bellissime, significanti, ma lei non ne aveva mai parlato con nessuno.

un giorno scomparve, se ne andò via per sempre.

nella sua casa trovarono centinaia di manoscritti: alcuni di una sola riga, altri di tante pagine. coloro che iniziarono a leggerli, catturati dalle numerose storie, fiabe, fantasie e narrazioni, sono ancora lì e non riescono a liberarsi dalla malìa dei suoi scritti. -