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lunedì 24 settembre 2012

sulle amiche sulle diete sulle bambole e sui dolci

Quest'estate dopo anni che me lo ripromettevo, ho perso una parte (notevole) dei chiletti in più accumulati. Considerando che prima di ammucchiarli sulle mie povere ossa sfioravo la denutrizione, ero arrivata a un passo dall'obesità.
Mentendo spudoratamente a me stessa dicevo che ero comunque ok, una piacevole grassottela signora.
più o meno come lei
si chiama Formosella ed è un'ispirazione avuta facendo due chiacchiere con Vivì di Rosso Regale. QUI

Io adoro Rosso Regale, mi piace quello che è la loro storia come azienda, per lo meno quello che si sa esternamente, mi piace che sia un'azienda di donne e, ovviamente, mi piacciono i loro prodotti.
le dolline di Rosso Regale non sono come la mia Formosella, ma sono così:
Questa è una silhouette mAtilda rivisitata Vivì.
Le bambole sono belle entrambe, ma la stessa cosa non vale per me.

non sono mai diventata come Formosella, ma oggi riassomiglio un po' di più a Vivì, con la differenza che ho gli occhi aperti.

La mia rinascita, perchè quello è stato, senza stare troppo a raccontare eventi e sviluppi non la devo solo alla mia creatività e agli specchi impietosi dei negozi di abbigliamento o di quelli di casa, la devo soprattutto a tre persone, mio marito, Annarita e Paola. mi pare di averlo già detto. non c'è stato bisogno di discorsi e convincimenti, solo di chiacchiere, risate e gioia di vivere, malgrado problemini e problemoni che abbiamo intorno.
quest'estate è passata in un lampo, ma è bastata a fare grandi cambiamenti.
E molto terapeutico è stato preparare ogni giorno dolci e dolcetti, ferratelle, waffel, cialde, gelati e quant'altro, perdere peso non significa perdere gusto e consistenza.
baciotti